martedì 25 ottobre 2011

QUATTRO QUARTI ALLE MELE E LAVANDA










Per molto tempo ho sentito parlare del "quattro quarti". Senza sapere cosa fosse in realtà.
Per la prima volta incontrai questo dolce in Francia, sbirciando nella vetrina di una pasticceria, penso fosse in Bretagna. I caffè e le pasticcerie francesi, con le loro incantevoli e seducenti creazioni non possono che catturare gli sguardu di golosi, e di amanti del bello...Per me fu amore a prima vista in quel 1998, anno della maturità e del primo vero viaggio che intrapresi con il più classico dei copioni: zaino in spalla, treno, autostop e amici. E la Bretagna con il suo cielo tempestoso e poi improvvisamente sereno, le onde impetuose e i gabbiani di Point Du Raz, i cimiteri e le chiesette di pietra, le ortensie...e i suoi dolci per me così diversi...Fu un colpo di fulmine, dicevo. E proprio le panetterie e le pasticcerie mi rapirono, con il loro modo così curato di allestire le vetrine e i banconi. Quasi esponessero opere d'arte (e a volte proprio di arte si tratta).
In particolare ricordo un pomeriggio di pioggia battente; dopo chilometri (sì!!! chilometri!!) a piedi arrivamo fradici e zuppi in un paesino di cui non ricordo nemmeno più il nome. Infreddoliti e con una gran fame di merenda (a 18 anni è un bisogno la merenda!) , entrammo in una piccola pasticceria, unvero paradiso dotato di tavolini per poter prendere con calma un dolce accompagnato da te o caffè. E qui finalmente un incontro ravvicinato con meravigliose paste da te e dolcini. Qualcuno scelse una piccola crostata con rosse e scintillanti fragoline (oggi penso fosse la "tarte aux fraise"), altri il "pain au chocolat". Io colta alla sprovvista dallo sguardo interrogativo della signora del megozio, indicai con il dito un dolce che sembrava un plum cake di quelli che preparava anche mia madre...dal misterioso nome "quattro quarti".
Buono, una vera coccola con il te caldo. Solo qualche anno dopo, quando comincia a dare vita alla mia passione per la cucina dolce, capii il significato del suo nome.
Quattro ingredienti, ognuno dello stesso peso delle uova.
Da allora ne ho fatti di esperimenti. Ho diminuito le uova quando necessario, ho provato a sostituire parte del burro con dello yogurt denso, ho aggiunto frutta o cacao. Ma questa ricette mi viene sempre bene e piace a tutti. E in questa torta convivono due cose che amo: la pasticceria e la Francia.











QUATTRO QUARTI MELE E LAVANDA (in questo caso un 3/3?)


3 uova pesate intere, con il guscio

lo stesso peso di burro, di zucchero e di farina

3/4 di una bustina di lievito per dolci

2 mele

1/2 cucchiaino di fiorellini di lavanda essiccati



Imposto il forno a 180°C. Preparouna teglia imburrandola. In questo caso ho usato una tortiera rotonda da 22 cm, può andare bene anche uno stampo da cake.

Per prima cosa metto a fondere il burro nel forno (mentre si scalda) in una ciotola resistente al calore. Quando il burro è completamente fuso tolgo la ciotola dal forno (presina!) e metto dentro i fiorellini di lavanda, in infusione. Lascio raffreddare il burro fuso (se non voglio i fiori di lavanda nell'impasto lo filtro con un colino).

Intanto monto le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto spumoso e chiaro. Incorporo il burro profumato nell'impasto e per unltima aggiungo la farina con il lievito, lentamente, girando con un cucchiaio di legno.

Sbuccio e taglio la mela a fettine. Prendo lo stampo imburrato lo cospargo di zucchero e poi dispongo le fettine di mela come fossero petali di rosa. Rovescio l'impasto sopra alle mele, livello per bene.

Inforno. Il tempo è relativo al tipo di stampo, ma in circa 35-40 minuti la torta dovrebbe essere cotta. Io comunque faccio sempre la prova stecchino. Se esce asciutto ok!

Quando tolgo la torta dal forno aspetto qualche minuto e poi la capovolgo su un piatto bello grande. Ed ecco le mele che giacevano sul fondo, ora in bella mostra!

Se mi va aggiungo qualche fiorellino di lavanda mentre il dolce è ancora caldo, come tocco decorativo e aromatico.
* ho preparato il quattro quarti anche separando gli albumi dai tuorli, montando gli albumi a neve e aggiungendoli per ultimi all'impasto, delicatamente, con una spatola. Di solito lo faccio quando non metto frutta nel dolce

** si può anche, come dicevo sopra, sostituite circa metà del burro con dello yogurt tipo greco:l'impasto risulta molto morbido e leggero!



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