mercoledì 7 dicembre 2011

DELIZIE CARSICHE/2

la "Gibanica"


Ok, forse non è propriamente "carsico" questo dolce. Ma io me ne sono letteralmente invaghita. E in fin dei conti l'ho mangiato nella gostilna di cui sopra! Quindi è un dolce tradizionale a tutti gli effetti, è di una zona molto circoscritta -così mi hanno raccontato- e non si prepara quasi più. Diciamo che non è esattamente la quint'essenza della leggerezza...Ma lo stile, il profumo, il sapore e le stesse materie prime di cui è fatto hanno tutta l'aria di certe cose gustate a Budapest o preparate dai miei amici ungheresi.
Innanzitutto c'è la mela con la sua prediletta compagna uvetta. Poi un altro matrimonio d'amore (a tre però): la ricotta, le noci e i semi di papavero cotti nel latte bollente.
La cosa che mi ha affascinato è la suddetta torta si compone di vari strati, ultimo dei quali quello di mele. Ma sono davvero tanti questi piani! Direi almeno 4! Sì perchè, lo ammetto, non ho ancora avuto il tempo necessario per studiare bene le varie (ma poche) ricette trovate. E poi anche la realizzazione non pare immediata. Ma secondo me basta un attimo di calma, un occasione speciale in cui lasciarsi andare e accettare di buon grado il fatto che si assumeranno circa un migliaio di calorie in una sola fetta di dolce. Penso che la proverò a Natale.
Per ora dico solo che ne vorrei sicuramente una fetta emi piacerebbe farla assaggiare a un po' di persone.
Il suo nome è "Gibanica" ma si pronuncia "gibanìza".





il miglior burek di Zagreb


aglio e miele


piccole barbabietole




peperoni bianchi




E poi un bellissimo momento per me e un consiglio per chi va a Zagabria. Impossibile perdersi il mercato. Io ho volteggiato per circa due ora tra peperoni bianchi, barbabietole sorprendentemente piccole, enormi contenitori di miele artigianale (tra cui una vera e propria tanica), svariate bottiglie e bottigliette di grappe, frutta essiccata e formaggi dalla esuberante veste arancione.

Poi, in un angolo della piazzetta si scende qualche scalino e si arriva al miglior "burek" della città. Parola mia. E' stato il mio pranzo, accompagnato da uno yogurt.

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