venerdì 12 ottobre 2012

LA CENA CON QUELLO CHE C'ERA IN DISPENSA




A volte, raramente devo dire, capita che per diversi motivi mi ritrovo con il frigo quasi vuoto. Lavori vari che si sovrappongono impazziti per tutta la settimana, periodi in cui mi ritrovo unica commensale per più di una cena...Quando poi ci si mette anche una lieve febbriciattola da raffreddamento...chi ha voglia di pensare a cosa preparare per la cena di un fresco fine settimana ottobrino? Eppure stasera siamo finalmente di nuovo in due a cenare, non abbiamo impegni e quindi volevo davvero qualcosa di buono e confortante che ci facesse scordare la frenesia di questa lunga settimana.
Allora, cosa vedo in frigo...Un bel pezzo di zucca e delle zucchine che la mamma amorevolmente mi ha procurato per non abbandonarmi nella disorganizzazione più totale. In dispensa ci sono quelle lenticchie verdi che da un po' volevo preparare...Scendo in giardino, prendo un pochino di alloro, un rametto di rosmarino, del basilico. E poi si vedrà. C'è anche una piccola ricotta che è rimasta sola nel contenitore dei formaggi e del pecorino grattugiato...Sembrava vuoto...ma alla fine di risorse ne aveva questo frigo.
Prendo la pentola di coccio e scaldo in po' d'olio d'oliva, ci metto l'alloro e il rosmarino a sfrigolare e aggiungo 140 grammi di lenticchie. Lascio che un delizioso profumo invada la cucina e aggiungo dell'acqua, circa 800 ml. Copro e lascio cuocere per 15 minuti. Intanto taglio la zucca a cubetti e poi la aggiungo alle lenticchie. Lascio cuocere ancora circa 10 minuti. Alla fine aggiungo il sale, per non sbagliare.




Poi prendo tre zucchine, le taglio a julienne, le salto in padella e le lascio un attimo a raffreddare.
In una ciotola sbatto 2 uova con 100 grammi di ricotta, una spruzzata di pecorino grattugiato, qualche foglia di basilico e due cucchiai abbondanti di farina di avena. Sale e pepe, ovviamente! Accendo il forno a 200°C e imburro una piccola teglia di terracotta. Aggiungo nella ciotola, al composto di ricotta, le zucchine. Poi verso tutto nella teglia e quando il forno è caldo, metto dentro per circa mezz'ora.
Quando la il tortino è gonfio e dorato spengo il forno.

Bene, nonostante il malanno, ho avuto anche la forza di prepararmi una spremuta di arancio e pompelmo per curare il mio raffreddore. E la cena è pronta...Basterà riscaldare tutto un pochino in forno stasera, e magari aggiungere un buon pane scuro in tavola...


2 commenti:

  1. questi sì che sono momenti stupendi, quando si recupera la quotidianeità, quando la casa profuma di buono...buona cena e guarisci presto! :))

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  2. oggi seguirò il tuo consiglio... preparo quello che c'è e vedo cosa ne salta fuori :) diluvia e io non ho voglia di uscire a far la spesa... magari mi avventuro a cogliere i pompelmi in giardino :P

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