martedì 23 ottobre 2012

IL CIUFFO DELLE CAROTE, I PIC NIC E L'AUTUNNO




Ultimamente il pic nic è diventato un appuntamento fisso del sabato.
Immaginatevi un parco cittadino, oasi verde nel cuore di Torino. Il sole dolce dell'autunno, un gruppo di ragazzi che si ritrova ormai quasi ogni settimana con una palla ovale e tanta passione.
E poi il "terzo tempo" in cui le due squadre "nemiche" sul campo di touch rugby, si siedono a gambe incrociate attorno ad una grande coperta e condividono birra e cibo. E che cibo! Direi che ormai sembra più un ritrovo di gourmandes che di un gruppo di sportivi stremati e sudati che si divorano qualsiasi cosa, purché sia commestibile!
Succede così che un certo plum cake abbia avuto discreto successo tra le tante pietanze condivise sulla grande tovaglia: e così praticamente ogni venerdì sera, ne preparo uno diverso, sfidando la fantasia e provando gli accostamenti più audaci per compiacere i miei nuovi amici "commensali".
Sia ben chiaro, io non partecipo al gioco, è mio marito lo sportivo...anche se alla fine non mi spiacerebbe tentare. Ma per ora mi limito a guardare un pezzetto di partita e a cucinare per l'evento.
Sì, ultimamente arrivo sempre quasi per il terzo tempo...Torino è troppo bella il sabato mattina e per di più d'autunno! La passeggiata chilometrica che comincia da Porta Nuova, prosegue per via Roma, piazza Castello, Porta Palazzo col suo fantastico mercato è per me un momento meraviglioso, solo mio. Mi siedo una mezz'oretta e non di più da Exxki per un caffè d'orzo: osservo dalle ampie vetrate la gente che passeggia, respiro un po' di atmosfera cittadina, leggo qualche rivista e poi mi rimescolo alle persone che camminano, ognuna col suo ritmo, per le vie di Torino. Tutto questo mi ricarica, mi riempie di energia.
Ieri è toccato a questo nuovo cake, carote con tutte le loro foglie e spezie. E' piaciuto molto, anzi, per ora pare sia davvero uno dei più apprezzati :)

CAKE SALATO DI CAROTE CON LE LORO FOGLIE

5 o 6 carote non troppo grandi
un mazzetto di foglie di carote
200 gr di farina autolievitante
un vasetto di yogurt bianco intero non zuccherato
60 ml di olio extra-vergine di oliva
un cucchiaio di pecorino grattugiato (va bene anche il parmigiano)
3 uova
un cucchiaino di spezie miste macinate (io ho usato quelle per cous cous: cumino, curry, zenzero, coriandolo, curcuma)
sale fino e sale grosso, pepe

Accendere il forno a 180°C e rivestire di carta da forno uno stampo da plum cake.
Pulire le carote, tagliarle a rondelle e tritare il ciuffo di carota come se fosse prezzemolo. In una padella scaldare un cucchiaio di olio, aggiungere il trito di foglie, le carote e far cuocere con il coperchio per 10 minuti, aggiungendo mezza tazzina di acqua. Quando le carote saranno tenere, spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.
In una ciotola sbattere le uova con l'olio e lo yogurt. Aggiungere il pecorino grattugiato e mescolare ancora. Setacciare il mix di spezie nella farina e unirla al composto liquido sempre mescolando.
Incorporare le carote e il verde nell'impasto, salare e aggiungere un po' di pepe, se vi va.
Versare il composto nello stampo e a questo punto lasciar cadere qualche granello di sale grosso sulla superficie del cake. Infornare per circa 45/50 minuti, controllando con uno stecchino o un coltello la cottura interna del cake.





venerdì 12 ottobre 2012

LA CENA CON QUELLO CHE C'ERA IN DISPENSA




A volte, raramente devo dire, capita che per diversi motivi mi ritrovo con il frigo quasi vuoto. Lavori vari che si sovrappongono impazziti per tutta la settimana, periodi in cui mi ritrovo unica commensale per più di una cena...Quando poi ci si mette anche una lieve febbriciattola da raffreddamento...chi ha voglia di pensare a cosa preparare per la cena di un fresco fine settimana ottobrino? Eppure stasera siamo finalmente di nuovo in due a cenare, non abbiamo impegni e quindi volevo davvero qualcosa di buono e confortante che ci facesse scordare la frenesia di questa lunga settimana.
Allora, cosa vedo in frigo...Un bel pezzo di zucca e delle zucchine che la mamma amorevolmente mi ha procurato per non abbandonarmi nella disorganizzazione più totale. In dispensa ci sono quelle lenticchie verdi che da un po' volevo preparare...Scendo in giardino, prendo un pochino di alloro, un rametto di rosmarino, del basilico. E poi si vedrà. C'è anche una piccola ricotta che è rimasta sola nel contenitore dei formaggi e del pecorino grattugiato...Sembrava vuoto...ma alla fine di risorse ne aveva questo frigo.
Prendo la pentola di coccio e scaldo in po' d'olio d'oliva, ci metto l'alloro e il rosmarino a sfrigolare e aggiungo 140 grammi di lenticchie. Lascio che un delizioso profumo invada la cucina e aggiungo dell'acqua, circa 800 ml. Copro e lascio cuocere per 15 minuti. Intanto taglio la zucca a cubetti e poi la aggiungo alle lenticchie. Lascio cuocere ancora circa 10 minuti. Alla fine aggiungo il sale, per non sbagliare.




Poi prendo tre zucchine, le taglio a julienne, le salto in padella e le lascio un attimo a raffreddare.
In una ciotola sbatto 2 uova con 100 grammi di ricotta, una spruzzata di pecorino grattugiato, qualche foglia di basilico e due cucchiai abbondanti di farina di avena. Sale e pepe, ovviamente! Accendo il forno a 200°C e imburro una piccola teglia di terracotta. Aggiungo nella ciotola, al composto di ricotta, le zucchine. Poi verso tutto nella teglia e quando il forno è caldo, metto dentro per circa mezz'ora.
Quando la il tortino è gonfio e dorato spengo il forno.

Bene, nonostante il malanno, ho avuto anche la forza di prepararmi una spremuta di arancio e pompelmo per curare il mio raffreddore. E la cena è pronta...Basterà riscaldare tutto un pochino in forno stasera, e magari aggiungere un buon pane scuro in tavola...


giovedì 4 ottobre 2012

UNA CHARLOTTE DI COMPLEANNO




Non so quante volte ho contemplato con ammirazione pura il perfetto equilibrio estetico e la delicatezza della "charlotte". Un dolce per me bello quanto misterioso. Nel senso che non avevo mai provato a farlo, convinta di non esserne in grado e sicura che - ogni cosa a suo tempo - prima o poi mi sarei cimentata nell'impresa.
Così è arrivato "il tempo della charlotte" e l'ho preparata. 
Un compleanno speciale, quello della mia sorella minore, ancora più prezioso ai miei occhi, perché è appena diventata mamma. Quindi l'occasione giusta per il dolce da me tanto adorato.
Ho sbirciato su uno dei libri di ricette di mia madre, uno dei pochi che possiede a dire il vero, ma considerato da tutta la nostra famiglia come fonte di ispirazione per tutte quelle ricette tradizionali che sanno di casa: l'Artusi. E lui, tra deliziosi giri di parole e poetiche quanto semplici descrizioni, mi ha aiutata a capire cos'è una charlotte (da lui definita "la ciarlotta") ovvero, un dolce al cucchiaio, morbido e delicato, che contiene frutta, creme a piacere, biscotti savoiardi o pandispagna (o pane) imbevuti in un liquore o in uno sciroppo dolce.
Io ho semplicemente mescolato le carte e ho preparato una charlotte con un cuore di mele cotte, crema alla vaniglia e chantilly, racchiuso in un guscio di savoiardi imbevuti nello sciroppo di limone.

per la CREMA:
2 dl di latte
30 gr di zucchero
1/2 cucchiaio di farina
1 uovo
mezza bacca di vaniglia
scorza di limone

per lo SCIROPPO:
2dl di acqua
50 gr di zucchero
il succo di 1 limone 

per la "CHANTILLY"
250 ml di panna fresca 
50 gg di zucchero a velo
mezzo ccchiaino di colorante alimentare rosso

per la COMPOSTA DI MELE:
500 gr di mele renette
50 gr di zucchero

300 gr di savoiardi circa

Per prima cosa preparate lo sciroppo facendo sobbollire i due dl d'acqua con 50 gr di zucchero e il succo di un limone. Quando lo zucchero è completamente sciolto spegnete e mettete in un piatto a freddare.

Poi preparate la crema sbattendo con una frusta lo zucchero con un uovo e la farina, stemperate con il latte e sempre sbattendo, mettete il tutto in un pentolino su fuoco bassissimo. Aggiungere la scorza di limone, i semi di mezzo baccello di vaniglia e fate cuocere girando con un cucchiaio di legno fino a quando non si addensa. Spegnete e lasciate da parte a intiepidire.

Con le mele invece preparate un specie di composta, facendo semplicemente cuocere le mele tagliate a fettine con lo zucchero, fino a che non si saranno sfatte e non assomiglieranno a una confettura.

A questo punto scegliete una teglia rotonda o quadrata, come volete. Io ho foderato le pareti con la carta da forno usando come "collante" un po'di burro. 
Misurate l'altezza della teglia e ritagliate i biscotti di conseguenza. Una volta imbevuti leggermente nello sciroppo, sistemateli a corona, tutti intorno alla teglia e poi sul fondo.
Con i savoiardi avanzati dal ritaglio, sempre imbevuti nello sciroppo, farete gli strati che costituiranno parte dell'interno della torta.
E quindi via, uno strato di biscotti, uno di mele, uno di crema. Poi dall'inizio, biscotti, mele e crema.

Poi, per ultima cosa, montate la panna con lo zucchero e il colorante fino a ottenere una nuvoletta rosa, bella consistente.
Spalmatela sulla superficie del dolce e ponetelo in frigorifero fino al momento di servirlo. Dovrebbe restare in frigo almeno due ore.

p.s. la foto è quello che è, l'ho fatta proprio prima di tagliare le fette, qui si va sempre di corsa...:)